giovedì 19 gennaio 2012

FINALMENTE IN RUSSIA...E ORA COME PARLO????

Dasvidania amici!
Metto subito le mani avanti: tutto la mia conoscenza della lingua russa probabilmente finisce qui!
La valigia e' piena, si : ho con me dizionari, prontuari, quaderni riempiti di appunti dei miei 3 mesi di lezioni di russo prese in Messico. Ma il cervello purtroppo e' praticamente vuoto! Tutti quei vocaboli ci transitano per qualche secondo e poi se ne vanno, persi per sempre...
Ma di questo penso che me ne occupero' piu tardi, per ora mi godo l'arrivo in citta'.

Sono circa le 6 del pomeriggio del 23 Novembre e in aereoporto mi sembra di essere tornata al 1983. E' veramente vecchiotto e messo male e la gente e' tutta vestita cosi triste!!! Poi una volta entrati in citta' mi sono ricreduta: siamo stati accolti dalla prima neve della stagione. Leggera e breve, ma sufficiente per imbiancare tutto e lasciare una bella lastra di ghiaccio al suolo fino al giorno dopo. Io avevo la classica faccina meravigliata da emigrata sudamericana che non ha mai visto quesi fiocchetti bianchi in vita sua, ma dovevo trattenermi. Credo che agli occhi dei russi dev'essere veramente assurda una persona che si meraviglia per la neve...e' come meravigliarsi dell'acqua calda credo.

La citta' e' ovviamente bellissima e mi ha colpito il fatto che sia piena di luci: sale da the, ristoranti, negozi, luminarie..e' tutto cosi' elegante e luminoso (e assolutamente non pacchiano, non pensante ad una specie di Las Vegas del nord perche' il risultato e' ben diverso). Il fatto di arrivare col taxy sotto "casa mia" ha dato a tutta l'esperienza un senso di irrealta'. Casa mia in una citta sconosciuta? Casa gia pronta e arredata per di piu? Mi sentivo come in un film e per questo devo ringraziare mio marito che nei 2 mesi in cui io ero bloccata in Italia per impegni vari si e' occupato di organizzare tutto per il mio arrivo.

La prima giornata invece e' andata quasi completamente dietro al tecnico del pc venuto insieme al padrone di casa. Vi lascio immaginare la comicita' dei dialoghi (ilarita' tutta mia, perche loro sono serissimi) tra me e Leonid che parla solo russo e poche parole di italiano e che in inglese sa dire solo maybe.
-"Tecnicizian satelait domani 11 maybe 12"
- "tuo numero telefono perche marito maybe lavora, tu maybe casa"
Si e' poi inoltrato in un discorso complicatissimo su Bologna che non ha mai concluso. Ogni tanto correva a prender il mio dizionario e poi lo chiudeva sconsolato dicendo "niente..non c'e' niente!" (e' un po una chiavica in effetti quel dizionario)
Vorrei avere un cervello che fosse come google translate!

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